Una calda mattina d’estate, Irina si alza
dal suo lettino nella cella della CIA. Riceve una visita di Sydney, che le
chiede come al solito delle informazioni, ma la madre come sempre cambia
argomento, dicendo: ”Lo sai che a 5 anni volevi suonare il piano?”Sydney
non risponde e Irina riprende il discorso: ” Ti era venuta voglia di
imparare a suonare uno strumento musicale, però non so perché il piano!”
Sydney con occhi lucidi si girò e se n’andò dalla cella, ma prima disse
una sola e semplice frase:” Davvero? Non mi ricordo!” E sorrise. Irina
pure.
18 giugno: Madrid
Sydney si trova nella base operativa dei servizi segreti spagnoli, dove si
dice ci sia una macchina che serve a leggere i manoscritti di Rambaldi.
Vaughn è con lei e sta distraendo la sorveglianza per facilitare
l’ingresso a Syd e alla squadra CIA.
Dentro all’edificio ci sono molte telecamere che Syd disattiva con uno
speciale spray. La sorveglianza dei piani se n’accorge e comincia a
chiamare alcuni agenti per intervenire. L’allarme scatta e tutti sono
preoccupati tranne lei, Sydney, che sembra avere un sangue freddo che non
aveva mai avuto prima. Comincia a distruggere tutti gli scatoloni che
potrebbero contenere la macchina per i manufatti.
Ma ad un certo punto Sydney è colta di sorpresa alle spalle da una persona
che le tira un calcio da karatè micidiale, ma Syd risponde con altrettante
mosse orientali fino a quando non stende a terra lo sconosciuto, o meglio,
la sconosciuta.
Syd urla:” Chi sei?”. La ragazza non risponde. Syd insiste dandole un
pugno. Alla fine la ragazza si arrende e rivela il suo nome alla spia: ”
Mi chiamo Anja, e sono la sorella di tua madre!”. Syd in un primo momento
prova stupore, ma subito dopo domanda:” Come sai che sono qui?”. E la zia
risponde:” Me lo ha detto tua madre”. Syd ancora sconvolta chiede:” Come
te lo ha detto? E dove? Quando?”. La zia non risponde, ma dopo un attimo
si mette a cantare una canzoncina e Syd ha un breve flashback…
FLASHBACK
Era il 17 gennaio a casa Bristow, e tutto era tranquillo, quando ad un
certo punto Irina apre la porta della camera di Syd e accompagna la
bambina in salotto dove c’è una donna. Quest’ultima è bella, capelli
biondo-oro e occhi verde chiaro. Nel fisico era uguale ad Irina. Le due
donne cominciano a parlare in russo, un russo svelto e incomprensibile, in
un primo momento non si capisce molto bene, ma sembra che Irina stia
dicendo:” Non posso lasciarti Syd, non perché non mi fidi, ma solo perché
se Jack mi scoprisse sarei spacciata”. La donna misteriosa non risponde,
annuisce e comincia a cantare una canzone russa che ad ascoltarla a Sydney
viene da ridere.
L’immagine scompare e…
19 giugno: Los Angeles
Syd si sveglia di colpo dal letto a Los Angeles. Ma cos’è successo? Perché
Syd non è a Madrid?
Anche lei si chiede questo, ma non sa dare delle risposte.
BASE OPERATIVA CIA
S: Vaughn, vieni qua un attimo. Il ragazzo si avvicina.
V: dimmi, che c’è?
S: com’è andata la missione a Madrid?
V: bene, anzi direi, molto bene. Sei riuscita a recuperare la macchina che
stiamo analizzando. Devo farti i complimenti. Ma perché me lo chiedi? Non
ti ricordi? (ridendo)
S: no, a dir la verità non mi ricordo com’è andata a finire!
La ragazza si allontana e Vaughn ha l’aria preoccupata…
CELLA D’IRINA DEREVKO
I: ciao Sydney!
S: ciao mamma!
I: c’è qualche problema?
S: no, veramente… sì!
I: dimmi tutto!
Syd con aria pensosa, ma decisa dice: ” Chi è Anja?”. Irina guarda la
figlia sorpresa e poi risponde: ” E’ tua zia!”. Syd propone: ” Ho
incontrato la mia “presunta” zia a Madrid e mi ha detto che in qualche
modo le avevi detto che io ero qui! Vorrei sapere come hai fatto a
dirglielo”.
La madre non risponde e fa un’espressione per far capire a Sydney che non
può risponderle.
La ragazza afferra il concetto e se ne va. Irina si mette a piangere.
20 giugno: Università di Los Angeles
Syd è alle prese con un esame scritto, ma non riesce a non pensare
all’incontro con la madre il giorno prima.
Uscita dall’università incontra Vaughn, che è andato a prendere la ragazza
per portarla a pranzo fuori.
Syd è muta, non dice una parola. Vaughn preoccupato le chiede: ” Ehi,
Sydney che ti succede?”
Syd risponde con voce bassa: ” Mia madre non vuole dirmi la verità!”.
V: a proposito di che?
S: non vuole dirmi chi è una persona…
V: e chi?
S: una persona che ha conosciuto in missione a Madrid.
V: e posso sapere chi è?
S: certo, è una certa Anja, che dice di essere la sorella di mia madre!
V: cosa? Vale a dire tua zia?
S: si!
La conversazione si chiude con questa semplice parola.
21 giugno: BASE CIA
Syd sta parlando a suo padre. Alla fine della conversazione la ragazza
chiede il permesso di poter andare dalla madre. Il padre concorda alla
richiesta della figlia.
CELLA DI IRINA DEREVKO
S: ciao mamma.
I: ciao! Senti per l’altra volta ti chiedo scusa…
S: non chiedermi scusa. Non ne ho bisogno!
I: perché sei venuta, allora?
S: voglio solo sapere la verità.
I: quale verità?
S: quella riguardante Anja.
I: e perché mai?
S: ma hai tanto bisogno di sapere il perché?
I: non serve che mi rispondi così!
S: ok.. scusami
I: non importa! Scusami tu.
S: posso sapere la verità?
I: non lo so Sydney!
S: ma perché, mamma?
I: ci vuole tempo. Solo tempo…
S: e quanto te ne serve?
I: ho i miei di tempi
S: e io ho i miei!
I: abbiamo bisogno di tempo tutte e due!
S: io meno di te, sicuramente!
I: non sei spiritosa! Voglio solo cercare di aiutarti!
S: in questo modo non mi sembra proprio, mamma..
I: se vuoi sapere la verità dovrai aspettare, poco, forse tanto, oppure
mai..
S: perché?
I: forse, tesoro mio, domani ti dirò un perché!
E Sydney se va, rimanendo sconcertata dalla risposta della madre…
Il tempo corre e cambia le persone in modo, spesso, radicale. Irina non sa
che sarà proprio sua figlia a sentire le conseguenze di questo tempo che
passa... |