CINEMA |
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Film muto: "La donna nuda"
(1914), regia di Carmine Gallone
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Film muto: "La marcia
nuziale"
(1915), regia di Carmine Gallone
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Film: "Piccolo Hotel"
(1939), regia di P. Ballerini
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Film: "Tosca" (1941)
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Film: "La regina di Navarra"
(1942), regia di Carmine Gallone
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Film: "Acque di primavera"
(1942), regia di N. Malasomma, nel ruolo della zia di Ilse
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Film: "Avanti, c'è
posto..." (1942), regia di M. Bonnard
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Film: "Gelosia" (1942),
regia di F.M. Poggioli, nel
ruolo della Baronessa di Lagomorto
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Film: "In due si soffre
meglio" (1943), regia di N. Malasomma
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Film: "Resurrezione"
(1944), regia di F. Calzavara, accreditata come Vanda Capodaglio
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Film: "Lacrime di sangue"
(1944), regia di G. Brignone, nel ruolo di Filomena
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Film: "Le modelle di via
Margutta" (1945), regia di G.M. Scotese, nel ruolo di Evelina
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Film: "Amanti in fuga"
(1946), regia di G. Gentilomo
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Film: "La monaca di Monza"
(1947), regia di R. Pacini
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Film: "Gli uomini sono
nemici (Carrefour des passions)" (1948), regia di H. Calef e E.
Giannini
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Film: "La portatrice di
pane (La Porteuse de pain)" (1949), regia di M. Cloche
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Film: "Il grido della
terra" (1949)
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Film: "La donna che inventò
l'amore" (1952), regia di F. Cerio
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Film: "Cronache di poveri
amanti" (1954), regia di C. Lizzani, nel ruolo della donna
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Film: "Nessuno mi può
giudicare" (1966), regia di E. Fizzarotti
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Film: "Il ragazzo che
sapeva amare" (1967), regia di V. Dell'Aquila
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Film: "Io ti amo" (1968),
regia di A. Margheriti
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Film: "To', è morta la
nonna!" (1969), regia di M. Monicelli, nel ruolo della nonna
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TEATRO |
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Proveniente da una famiglia
d’attori, Wanda Capodaglio esordì giovanissima sul palcoscenico,
facendo in seguito parte di diverse compagnie, come quelle di
Flavio Andò, Ruggero Ruggeri e Virgilio Talli. Nel 1919 sposò
l'attore Pio Campa assieme al quale costituì una compagnia che
per una dozzina di anni - tranne qualche intervallo - mise in
scena con notevole stile opere di Cechov, Benavente e Lenormand.
In seguito prese parte a diverse compagnie con le quali affrontò
un vasto repertorio, aperto sia ai classici sia agli autori
moderni (O'Neill, Garçia Lorca). Dal 1939 al 1965 tenne la
cattedra di recitazione all’Accademia d’arte drammatica di Roma.
Alla sua scuola crebbero attori come Vittorio Gassman, Tino
Buazzelli, Gian Maria Volonté, Giancarlo Sbragia, Monica Vitti,
Lea Padovani, e Rossella Falk. Tra le rappresentazioni a cui ha
partecipato:
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"Zio Vanja" di Anton Cechov
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"Gli interessi creativi" di
Jacinto Benavente
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"I falliti" di Henri-René
Lenormand
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"Topaze" di Marcel Pagnol
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TELEVISIONE |
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Dalla metà degli anni 1950
cominciò la lunga e prolifica carriera televisiva di Wanda
Capodaglio: spesso sotto la regia di Anton Giulio Majano,
partecipò a numerosi sceneggiati collezionando ruoli di
attempate ed energiche figure femminili, che inevitabilmente
finivano col rubare la scena al protagonista. In TV l'attrice fu
interprete di:
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Sceneggiato: "Piccole
donne" (Rai, 1955), di Anton Giulio Majano, con Lea Padovani,
Emma Danieli e Vira Silenti, nel ruolo di zia March
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Sceneggiato: "Jane Eyre"
(Rai, 1957), di Anton Giulio Majano, con Raf Vallone, Ilaria
Occhini e Margherita Bagni, nel ruolo della signora Reed
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Sceneggiato: "Il caso
Maurizius" (Rai, 1961), di Anton Giulio Majano, con Mario
Feliciani, Corrado Pani e Virna Lisi, nel ruolo di una
generalessa
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Serie: "Ritorna il tenente
Sheridan" (Rai, 1963), episodio "La città accusa"
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Sceneggiato: "David
Copperfield" (Rai, 1965), di Anton Giulio Majano, con Giancarlo
Giannini, Laura Efrikian e Roberto Chevalier, nel ruolo di zia
Betsy
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Sceneggiato: "La fiera
delle vanità" (Rai, 1967), di Anton Giulio Majano, con Romolo
Valli, Adriana Asti e Ilaria Occhini, nel ruolo di Matilde
Crawley
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Sceneggiato: "Le mie
prigioni" (Rai, 1968), di Sandro Bolchi, con Raoul Grassilli,
Roldano Lupi e Paolo Carlini
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Prosa: "Il berretto a
sonagli" (Rai, 1971), di Edmo Fenoglio, con Salvo Randone, Anita
Laurenzi e Stefano Satta Flores, nel ruolo di Assunta La Bella
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