Intervista a LUCA WARD
Ecco un'intervista, realizzata da Tiziana Mantovani e pubblicata sul settimanale "Chi", a Luca Ward, voce italiana di numerosi importanti attori hollywoodiani e a sua volta attore (ricordiamo la soap opera "Centovetrine" e lo sceneggiato in costume "Elisa di Rivombrosa").
Intervista effettuata nel mese di gennaio 2004, riprodotta per gentile concessione di "Chi" - Arnoldo Mondadori Editore. Per la trascrizione grazie ad Alessandra.
PICCOLA CARTA D'IDENTITA' |
|
Nome:
LUCA Cognome: WARD Nata il 31 luglio 1960 a Roma Sposato
con la doppiatrice Claudia Razzi Curriculum: |
L'INTERVISTA
Con quello sguardo un po’
così, con quella voce un po’ così, Luca Ward non solo è diventato il nuovo
divo delle soap, aria da bel tenebroso ed eroe irrequieto, ma continua a
sedurre con il timbro inconfondibile della sua voce, dai toni caldi e
profondi, che sanno di mistero e passione. Luca Ward è infatti da
anni "the voice", il famoso doppiatore che ha prestato la sua voce a tanti
divi di Hollywood, primo fra tutti Russell Crowe, nei panni eroici de Il
gladiatore come in quelli avventurosi del capitano coraggioso di "Master &
Commander - Sfida ai confini del mare", il nuovo film di Peter Weir, una
storia di amicizia, disciplina e onore a bordo di un vascello inglese agli
inizi dell'800, ai tempi delle guerre napoleoniche. Non solo. Non
soddisfatto della carriera di successo come doppiatore, Ward ha fatto il
grande salto, direttamente sullo schermo. E dopo le apparizioni in tante
fiction come "Cuccioli", "Incantesimo", "Don Matteo", e il successo nella
soap di Canale 5 "CentoVetrine", che lo impegnerà fino al prossimo marzo
2004, l'attore e doppiatore romano indossa ora i panni del perfido duca
Ottavio Ranieri, protagonista di "Elisa di Rivombrosa", storia di relazioni
pericolose e lotte per il potere, nel Piemonte alla vigilia della
Rivoluzione francese, in onda su Canale 5.
"Chi" ha incontrato Luca Ward nell'inedita versione di lupo di mare e
"capitano coraggioso", questa volta non per fiction, ma per passione.
<< Il mare è una passione di lunga data e una tradizione familiare>>,
racconta l'attore. <<Esco in barca con qualsiasi mare e stagione. Entrare
nei panni del personaggio di "Master & Commander", il capitano Lucky Jack
Aubrey, interpretato da Russell Crowe, è stata una bella avventura>>.
La voce di Russell Crowe
<<Doppiare questo grande attore è sempre un piacere. Abbiamo una voce e
uno stile di recitazione molto simili. Avevo già doppiato Crowe nei film "Il
gladiatore" e "Rapimento e riscatto" (ma non in "A
Beautiful Mind", dove Crowe era doppiato da Fabrizio Pucci, ndr)>>
Capitani coraggiosi
<<Crowe ha la mia stessa passione per il mare e gli spazi aperti. So che
appena può si rifugia sulla sua barca, non c'è niente di più efficace per
rilassarsi, per lasciare alle spalle tutto lo stress. Ci siamo incontrati in
occasione della presentazione dei suoi film in Italia. E' stato proprio lui
a voler conoscere la sua voce italiana. Abbiamo chiacchierato a lungo
confrontandoci molto nel nostro lavoro: confesso che mi ha davvero colpito
per il suo stile. Crowe è un tipo "tosto", un grande attore, un
perfezionista che ama fare bene le cose. Non affronta le cose in modo
superficiale, e non solo sul lavoro. E questo mi piace, è una caratteristica
che riconosco anche in me stesso. Ma quando sa di avere ragione arriva fino
in fondo, senza compromessi. Ha costruito la sua carriera passo dopo passo,
dopo tanti anni di gavetta, e centinaia di piccole parti. Ha faticato per
arrivare al grande successo, anche perché il suo fascino è tradizionale: non
è certo tra i bellissimi alla Brad Pitt. Al nostro primo incontro mi ha
sorpreso: me lo aspettavo più alto e imponente>>.
Russell eroe irrequieto
<<E' una persona molto simpatica e affabile. Me lo ricordo un po’
irrequieto, come succede ai ragazzi aitanti e molto corteggiati come lui.
Penso che sia un po’ più tranquillo dopo il matrimonio e dopo essere
diventato padre>>.
Elisa di Rivombrosa
<<Questo film in costume ai tempi della rivoluzione francese è una
grande scommessa per la TV italiana, sia perché punta sulla lunga serialità
sia per il grande sforzo produttivo>>.
Antagonista perfido e
potente
<< Interpreto il duca Ottavio Ranieri. Sono l'antagonista, un uomo
potentissimo, capo delle guardie del re, duca e governatore di Francia, e
consigliere militare di Sua Maestà. Ossessionato dal potere sono a capo di
un complotto per eliminare con i miei fedelissimi il sovrano>>.
Divo di CentoVetrine
<< Sono su questo set da sedici mesi e proseguirò fino a marzo. E'
un'esperienza molto positiva e formativa. Si lavora con ritmi molto veloci.
Ma la difficoltà non è il ritmo. Il problema è "trapiantare" la propria vita
in un'altra città. Il set di "CentoVetrine" è infatti a Torino, dove mi
trasferisco per sei giorni alla settimana. Appena ho qualche ora libera
cerco di tornare a casa, a Roma, dalla mia famiglia: mia moglie Claudia e
mia figlia Wendy>>.
Evoluzione del
personaggio
<<All'inizio il mio personaggio nella soap doveva essere cattivissimo.
Ma con il tempo si è trasformato, conservando quest'aria da pirata, ma dal
grande cuore. Serviva un ero romantico>>.
Attore e Doppiatore
<<Non è stato facile all'inizio fare il grande salto dal doppiaggio alla
recitazione. Fino agli anni '80 era infatti diffusa l'opinione che un
doppiatore, per quanto bravo, non fosse in grado di fare l'attore. Non si
arrivava nemmeno ai provini. Negli ultimi anni ci sono meno resistenze:
forse ci si è resi conto che molti doppiatori hanno una solida formazione
teatrale, una tecnica collaudata e una grande educazione al lavoro>>.
Doppiaggio, che passione
<<Per me il doppiaggio è un lavoro molto importante e di grande
responsabilità. Sono molto attento e critico. Vedo e rivedo una scena, la
rifaccio se non mi convince. Chiedo il parere dei miei colleghi. Si lavora
molto velocemente. Un film in genere viene doppiato in sette giorni. Nella
velocità bisogna comunque essere molto precisi>>.
Il talento? Una
questione genetica
<<Ho iniziato a solo tre anni e sono cresciuto in una famiglia di
doppiatori (il padre Aleardo, la madre Maresa, i fratelli Andrea e
Monica, ndr). Sono stato educato a lavorare in un certo modo, a
rispettare la puntualità e la precisione. Credo di non essere mai arrivato
in ritardo ad un appuntamento. Questione di stile. Fino a pochi anni fa nel
mondo del doppiaggio dominavano l'eleganza e l'educazione, valori che per me
sono più che mai attuale, anche se non condivisi da tutti: a volte, in sala
doppiaggio capita di incrociare qualche collega in shorts (d'estate), con un
panino al volo. Non si fa>>.
"Italians do is better".
Sarà vero?
<<Si. È risaputo che noi italiani siamo considerati i migliori
doppiatori. Basti pensare ai grandi attori come Giancarlo Giannini o Gigi
Proietti, che hanno sempre inteso il doppiaggio come un'attività importante,
un aspetto della recitazione>>.
I personaggi
indimenticabili
<<Il "gladiatore" di Russell Crowe e il protagonista di Pulp Fiction
interpretato da Samuel L. Jackson, che è ancora convinto che io sia un
attore di colore, come lui: finora ci siamo incrociati solo al telefono. Tra
gli altri bravissimi che ho doppiato: Hugh Grant>>.
La voce della seduzione
<<E' vero. Dopo aver ascoltato la mia voce, con il volto del divo, le
donne se ne innamorano. Ma non ho mai usato questa "arma" per fare
conquiste. Non sono mai stato, purtroppo, un "tombeur de femmes">>.
Il colpo di fulmine
<<Non è stata la mia voce a far scattare il colpo di fulmine. Così mi
racconta mia moglie Claudia, anche se il nostro primo incontro è avvenuto in
una sala di doppiaggio. Forse a conquistarla è stato proprio il mio stile di
lavoro, che, parole sue, è assolutamente diverso dagli altri. E lo dice una
persona che se ne intende: Claudia è un famosa doppiatrice>>.
Casalingo e
organizzatore
<<Sono un buon casalingo, molto efficiente. Me la cavo bene sia ai
fornelli (la mia specialità sono le penne all'arrabbiata) che come
organizzatore. In famiglia sono il più ordinato. Ho sempre l'aspirapolvere a
portata di mano. Forse perché sono cresciuto in una famiglia numerosa, con
quattro figli e mia madre ad allevarci da sola dopo la scomparsa di mio
padre quando eravamo ancora piccoli. Mi piace mettere in ordine: è già tanto
disordinata la mia vita di attore, da vero zingaro>>.
Corteggiamenti
aggressivi
<<Ammetto che le corteggiatrici, sulla scia del successo televisivo, non
mancano. Le più intraprendenti e scatenate sono le ragazze più giovani. Le
donne, quando decidono di corteggiarti, hanno uno stile molto più tranquillo
e misurato>>.
Sulle orme di mamma e
papà
<<Ho una figlia di 21 anni, Wendy, che sta seguendo purtroppo le orme
paterne e materne. Dico purtroppo perché i bei ruoli femminili nel
doppiaggio sono sempre più scarsi, e la competizione è all'ultimo sangue. In
realtà la sua passione era il volo, e da grande voleva fare il pilota, ma
dopo la tragedia dell'11 settembre il corso è stato sospeso>>.
Passioni e tradizione
<<La mia grande passione è il mare. In barca recupero tutta la mia
energia, e mi rilasso, con lamia famiglia ma spesso anche da solo. Inoltre
sono istruttore subacqueo da molti anni. La passione per il mare l'ho
ereditata da mio nonno William Ward, comandante della marina americana, che
sposò mia nonna, Jole Burgheri, attrice di teatro. Dopo la scomparsa di mio
nonno William, durante una navigazione di ritorno dal Sud Africa, mia nonna
si risposò con il doppiatore Carlo Romano>>.
Navigazione in solitario
<<La navigazione in solitario è il sogno che spero di realizzare al più
presto. Mi piacerebbe fare il giro del mondo. È un esperienza alla ricerca
di se stessi. Quando ti trovi con un mare che fa paura, freddo e minaccioso,
devi fare i conti con chi sei davvero, solo con te stesso>>.
Che brividi in mare
<<Non bisogna mai dimenticare che il mare è splendido, ma a volte può
fare veramente paura. Non si può affidare il mare: quando si arrabbia
diventa mostruoso. L'avventura più brutta che ho vissuto in barca risale a
dieci anni fa, durante un traversata infernale dello Ionio durata quattro
giorni. Malgrado le previsioni fossero ottime, in piena notte si scatenò una
tempesta di tre giorni: eravamo l'unica imbarcazione in mare. In questi casi
cerchi di salvare la barca, perché solo così puoi sopravvivere. Quando sono
sbarcato al porto di Taranto ricordo le mie prime parole: "Mai più in
barca". Ma la passione per il mare alla fine è stata più forte della
paura>>.
Il cinema, la nuova
scommessa
<<Ho da poco finito di girare il film "Dentro la città", di Andrea
Costantini, che racconta, con un taglio quasi documentaristico, la storia di
quattro poliziotti a un bivio della loro vita dopo aver recuperato un
prezioso malloppo. In uscita nel marzo 2004>>.
© 2004/05
Antonio Genna
- IL MONDO DEI DOPPIATORI, le interviste
E' consigliata una risoluzione
1024 x 768
con Microsoft Internet Explorer versione 5 o superiore
E' vietato inserire in altre pagine il materiale presente
in questo sito senza autorizzazione!