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Realizzazione Antonio Genna |
"I giorni del cielo"
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TITOLO ITALIANO: "I giorni del cielo"
TITOLO ORIGINALE: "Days of Heaven"
REGIA: Terrence Malick
SCENEGGIATURA: Terrence Malick
MUSICHE: Ennio Morricone
PRODUZIONE: USA 1978
DURATA: 92 minuti
PERSONAGGI |
INTERPRETI |
DOPPIATORI |
BILL |
Richard Gere |
PINO COLIZZI |
ABBY |
Brooke Adams |
MICAELA ESDRA |
IL POSSIDENTE |
Sam Shepard |
MANLIO DE ANGELIS |
LINDA |
Linda Manz |
|
FARM FOREMAN |
Robert Wilke |
SERGIO FIORENTINI |
MILL FOREMAN |
Stuart Margolin |
|
AMICA DI LINDA |
Jackie Shultis |
CINZIA DE CAROLIS |
DOPPIAGGIO ITALIANO: C.D.
ALCUNE NOTE SUL FILM
a cura di Nicola Bianchi
Un film di impressione e di atmosfera
che racconta una storia agita da personaggi che appaiono come "proto-umani",
sconvolti da questi sentimenti (amore, gelosia, ambizione) che dà loro la vita,
ma così in balia di essi da non comprenderli, e da agire apparentemente per puro
impulso...
Una vicenda brutta e materiale, raccontata in rapporto alla sua relativa
importanza in confronto a tutta la totalità del mondo e all'impermanenza
effimera di ogni cosa (anche di ogni sentimento) in questo mondo, così bello, e
così indifferente nel suo andare continuamente avanti a riprodurre se stesso...
Un modo di raccontare quasi simbolista (non a caso la prima musica che sentiamo
è l'"Acquarium" de "Le Carnaval des Animaux" di Camille
Saint-
Saëns - le musiche di Morricone sono molto poche), che ricorda molto il "Pelléas
et Mélisande" di Maeterlinck e l'opera che Debussy vi trasse nel 1902...
Terrence Malick è nato nell'Illinois nel
1944.
Compagno di scuola di David Lynch, è entrato a Hollywood come sceneggiatore.
Nel 1973, il suo film "Badlands - La Rabbia Giovane", è stata l'opera più
sublime e radicale della Nuova Hollywood. Il suo soggetto di ribellione
giovanile e la sua attenzione per la rappresentazione dei personaggi, ragazzi
rappresentati senza nessuna innocenza, lo resero un immediato cult.
Il suo modo di raccontare estraniante, con la macchina da presa mobile e
incantata dal paesaggio, dalla natura e dagli animali; la sua completa
indifferenza e il suo assoluto distacco dalle vicende rappresentate (storie di
violenza), nonché l'utilizzo del tutto anticonvenzionale della musica, resero
questo film un punto di riferimento ed è passato alla storia come uno dei
capolavori più cocenti di quella temperie culturale della Nuova Hollywood, uno
dei pochi che sapeva rendere propria la lezione della Nouvelle Vague e di Robert
Bresson.
Negli anni che uscivano "Il Laureato" (di Mike Nichols, '67), "Easy Rider" (di
Dennis Hopper, '69), "Gangster Story" (di Arthur Penn, '67), "Conoscenza
Carnale" (di Mike Nichols, '71) e poi "Il Padrino" e "La Conversazione" (di
Francis Ford Coppola, '72 e '74), Malick si allineava senza remore nella cerchia
dei "fondatori" del linguaggio della Nuova Hollywood, e "I Giorni del Cielo" ne
fu una lesta conferma...
Nel 1977 aiutò non poco la produzione di "Eraserhaed", film di esordio di David
Lynch.
Poi la morte di suo fratello...
E tutto cambiò...
È vissuto il Francia per molto tempo, e, ricco di famiglia, non ha più lavorato
nel cinema.
Solo nel 1998, a vent'anni da "I Giorni del Cielo", torna a girare con "The Thin
Red Line - La Sottile Linea Rossa", per molti il suo capolavoro, in cui la sua
consueta (presente anche nei due film
precedenti) voce narrante si moltiplica in quella dei molti soldati coinvolti
nella presa di Guadalcanal nel 1944.
Come un novello Kubrick (che, dal 1968, si rintanò nella sua villa di Abbot's
Mead), Malick è impossibile da vedere e da intervistare, circola un'unica sua
foto, e il suo modo di lavorare è avvolto nelle
leggenda: negli entusiastici racconti che ne fanno le star che hanno lavorato
con lui e che fanno a botte per comparire in un suo film (molti, ne "La Sottile
Linea Rossa" ci riuscirono, per poi venire tagliati al montaggio).
Il suo è un mondo di natura che va avanti, e in cui i proragonisti sono avvolti
da un "amore" incomprensibile ed impalpabile, che trova eco e rinforzo nella
vegetazione, negli aninali, ma che però è così misterioso da non durare, da
sparire, effimero e aereo come la vita, come la Natura... un Amore che sembra
non crearsi né distruggersi, solo trasformarsi, infrangersi ma rimanere per
sempre nel mondo...
La sua voce fuori campo si interroga sul senso di tutto questo, si combina con
dialoghi poetici, con preghiere verso intelligenze superiori che spesso
tradiscono, anche se sono sempre lì...
Nel 2005 gira "The New World", che per molti riassume la sua opera anche più de
"La Sottile Linea Rossa", in cui l'Amore è quello tra Pocahontas e John Smith,
raccontato con afflati e simbolismi simili a quelli de "I Giorni del Cielo".
Gli aneddoti più interessanti sulla lavorazione di "I Giorni del Cielo" riguardano la totale assenza di script, con Malick che esortava gli attori a trovare "il loro finale" (metodo spesso usato da David Lynch), e il grande direttore della fotografia Nestor Almendros che volle girare solo al mattino presto o la sera tardi, nelle ore che stanno tra il giorno e la notte (il povero Almendros stava però diventando così cieco che quasi la metà del film che è stato montato è stato fotografato da Haskell Wexler, altro direttore della fotografia importantissimo per la Nuova Hollywood).
La costumista è Patricia Norris, collaboratrice abituale di David Lynch Lo scenografo Jack Fisk ha spesso lavorato con Lynch e DePalma, e ha scenografato tutti i film di Malick Il montatore Billy Weber ha lavorato con Malick anche in "The Thin Red Line". Altro montatore con cui Malick lavora spesso è Saar Klein. Il montaggio dei suoi film è così complesso che lavora con molti montatori contemporaneamente (Klein e Weber montarono "The Thin Red Line" con Leslie Jones, e "The New World" ha ben 4 montatori che hanno lavorato ognuno indipendentemente dall'altro) "Days of Heaven" è stato candidato a 4 oscar (suono, costumi, musiche e fotografia) e ha vinto quello per la fotografia.
Malick sta lavorando a "Tree of Life" con Brad Pitt e Sean Penn (fotografato da Emmanuel Lubezki, che per la seconda volta consecutiva, dopo "The New World", lavora con Malick)
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