"Il buio oltre la siepe"
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TITOLO ITALIANO: "Il
buio oltre la siepe"
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TITOLO ORIGINALE: "To Kill a
Mockingbird"
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REGIA: Robert Mulligan
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SCENEGGIATURA: Horton Foote
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BASATO SUL
ROMANZO DI Harper Lee
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MUSICHE: Elmer Bernstein
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PRODUZIONE: USA 1962
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DURATA: 129 minuti
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FILM
VINCITORE DI 3 OSCAR PER: miglior attore
protagonista (Gregory Peck), sceneggiatura non originale, scenografia
(Alexander Golitzen, Henry Bumstead e Oliver Emert).
PERSONAGGI |
INTERPRETI
|
DOPPIATORI
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ATTICUS FINCH |
Gregory Peck |
EMILIO CIGOLI |
JEAN LOUISE 'SCOUT'
FINCH |
Mary Badham |
SERENA VERDIROSI |
JEREMY 'JEM' FINCH |
Phillip Alford |
FLAMINIA JANDOLO |
ARTHUR 'BOO' RADLEY |
Robert Duvall |
|
CHARLES BAKER HARRIS |
John Megna |
MASSIMO GIULIANI
(?) |
SCERIFFO HECK TATE |
Frank Overton |
CARLO ROMANO |
MAUDIE ATKINSON |
Rosemary Murphy |
FRANCA DOMINICI |
SIG.RA DUBOSE |
Ruth White |
|
TOM ROBINSON |
Brock Peters |
PINO LOCCHI |
CALPURNIA |
Estelle Evans |
DHIA CRISTIANI |
ZIA STEPHANIE CRAWFORD |
Alice Ghostley |
WANDA TETTONI |
GIUDICE TAYLOR |
Paul Fix |
GIORGIO CAPECCHI |
MAYELLA VIOLET EWELL |
Collin Wilcox |
RINA MORELLI |
ROBERT 'BOB' EWELL |
James Anderson |
BRUNO PERSA |
SIG. GILMER |
William Windom |
GUALTIERO DE ANGELIS |
REV. SYKES |
William Walker |
RICCARDO MANTONI |
IMPIEGATO AL TRIBUNALE |
Charles E. Fredericks |
NINO PAVESE |
DOTT. REYNOLDS |
Hugh Sanders |
RICCARDO MANTONI |
WALTER CUNNINGHAM SR. |
Crahan Denton |
GUIDO CELANO |
HIRAM TOWNSEND |
Jamie Forster |
GIOVANNI SACCENTI |
CAPO DEI CRIMINALI |
Dan White |
NINO BONANNI |
CRIMINALE |
Kelly Thordsen |
NINO MARCHETTI |
VOCE NARRANTE (SCOUT da adulta) |
Kim Stanley |
LIDIA SIMONESCHI |
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DOPPIAGGIO ITALIANO: C.D.C., eseguito
presso gli studi Titanus
ALCUNE NOTE SUL FILM
a cura di Riccardo F. Esposito
- Il film, distribuito negli Stati Uniti il giorno di
Natale del 1962, è tratto dal romanzo "Il buio oltre la siepe" (To Kill a
Mockingbird, 1960) della scrittrice Harper Lee (alias Nelle Harper Lee, nata
a Monroeville, Alabama, USA, il 28 aprile 1926). Figlia di un avvocato,
Harper crebbe a Monroeville e si trasferì a New York negli anni '50. Scrisse
il suo primo e unico romanzo nel 1960, "To Kill a Mockingbird" appunto,
vincitore del premio Pulitzer. L'autrice difese sempre gelosamente la
propria privacy, negando che il libro fosse autobiografico e che il
personaggio di Scout (come molti sospettavano) rappresentasse in realtà lei
da bambina. Pubblicato in Italia da Feltrinelli, il romanzo si colloca nella
tradizione americana degli scrittori regionalisti del sud, quali George
Washington Cable, Joel Chandler Harris, Erskine Caldwell, Marjorie Kinnan
Rawlings, William Faulkner e, naturalmente, Mark Twain.
- Quando venne distribuito per la prima volta, il
film di Mulligan non fu accolto con molto entusiasmo, soprattutto da alcuni
critici (che ne stigmatizzarono in particolare la ricostruzione d'epoca, a
loro giudizio "approssimativa"), ma nel corso degli anni successivi si
conquistò pian piano la dignità di piccolo capolavoro, di "classico" di quel
genere di pellicole che presentano la vicenda narrata filtrata attraverso
l'ottica e la sensibilità dei bambini o degli adolescenti (vengono subito in
mente, per esempio, "Il ragazzo dai capelli verdi", "Il cucciolo", "Ciclone
sulla Giamaica", "E.T.", i disneyani "Il segreto di Pollyanna" e "I racconti
dello zio Tom", sino ai numerosi adattamenti cinematografici del 'Tom
Sawyer' o del 'Huckleberry Finn' di Mark Twain). La chiave di lettura della
storia viene chiaramente indicata sia dai bellissimi (per quanto
apparentemente semplici) titoli di testa ideati da Stephen Frankfurt, che
dall'iniziale voce narrante di Scout-adulta.
- Il titolo originale del libro significa «Uccidere
un Mockingbird». Trattasi di un uccellino americano, il cosiddetto Mimo
(nome scientifico: 'Orpheus polyglottus' o 'Mimus polyglottos') capace di
imitare il cinguettio di altri uccelli. Data la difficoltà oggettiva di far
comprendere ciò al fruitore italiano, il curatore dell'edizione nostrana
cambiò un po' le carte in tavola modificando il significato poetico e
trasformando così il Mockingbird in un comune Usignolo (cfr. la battuta del
film: «sarebbe come uccidere un usignolo…»).
- Sebbene questa sia considerata una delle migliori
performance di Gregory Peck, il ruolo di Atticus Finch avrebbe dovuto
andare, in un primo momento, a Rock Hudson!
- Per interpretare Boo Radley, Robert Duvall si fece
tingere i capelli di biondo e stette sei settimane senza prendere il sole
(perché il personaggio che doveva impersonare viveva sempre chiuso in
cantina…).
- Il personaggio di Dill (interpretato da John Megna,
fratello minore dell'attrice Connie Stevens, purtroppo morto tragicamente di
AIDS nel 1995) era ricalcato su un amico d'infanzia di Harper Lee, il famoso
scrittore Truman Capote.
- Gli interni della corte dove avviene il processo
sono una perfetta riproduzione (ricostruita agli Universal Studios, dove il
film venne interamente girato) della Monroe County Courthouse di Monroeville,
cittadina natale della scrittrice.
- Mary Badham, nata il 7 ottobre 1952 a Birmingham
(Alabama), è la sorella minore del noto regista John Badham (quello de La
febbre del sabato sera, Tuono Blu, ecc.). Per un certo periodo, la Badham
mantenne il record d'esser stata la sola attrice di 9 anni ad aver ottenuto,
proprio per questa pellicola, la nomination all'Oscar nella categoria Best
Supporting Actress; poi però, tale record venne eguagliato da Tatum O'Neal,
che ricevette la stessa nomination, alla stessa età, per la sua
interpretazione in "Paper Moon". Anche dopo la fine delle riprese, Mary
mantenne la sua amicizia con Gregory Peck, che negli anni successivi
continuò a chiamare affettuosamente 'Atticus'. L'attrice comparve soltanto
in altri due lungometraggi ("Questa ragazza è di tutti" di Sydney Pollack e
"Gioco mortale" di William Castle), recitando inoltre in un episodio de
"Ai confini della realtà"
(la vecchia serie) e in uno del
"Dottor Kildare". La sua interpretazione di 'Scout' è comunque la più
celebre e generalmente l'unica ricordata. In anni recenti (1997) si è
ritirata dal mondo del cinema, stabilendosi nei pressi di Richmond
(Virginia), col marito insegnante e i suoi due figli. Come riportato dalla
scheda, nella versione italiana del film, Mary aveva la voce di Serena
Verdirosi (che, quando la doppiò, aveva quasi 16 anni, mentre la Badham ne
aveva soltanto 9 quando interpretò il film, e doveva comunque passare per
una bambina di 6 anni…). Secondo molti, la 'Scout' de "Il buio oltre la
siepe" andrebbe considerato come uno dei migliori doppiaggi in assoluto di
Serena Verdirosi.
- Esiste anche un'altra versione cinematografica del
romanzo di Harper Lee, girata nel 1997 da Scott Jacoby e Matt Moses. Nel
1998, invece, è uscito il bel documentario di Charles Kiselyak, "Fearful
Symmetry", dedicato al 'making' del vecchio film di Mulligan.
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